TRASFORMARE LA MATERIA PRIMA PER RIDARLE IL SUO NATURALE VALORE

Un’assoluta filosofia “anti-spreco” è il cardine della produzione culinaria di Ignis Antrum. Una missione totalmente “no-waste”, nel senso più viscerale e antico del termine, il monìto dei nostri nonni che a gran voce ci dicevano: “non si butta via niente!”
Nel ciclo della cucina, ogni singolo elemento è oro prezioso e merita dignità: anche gli scarti o le parti considerate “meno nobili”.

La rete prosegue inoltre con la filiera contadina, con uno studio profondo delle preziose risorse della terra, a partire dalla regina, l’oliva, passando per i sapori intensi e decisi delle verdure, che qui “sanno di sole” e dei frutti.E, ancora, a proposito di tessuti sociali, un’altra delle missioni di Ignis Antrum è quella di conoscere le storie dei protagonisti della tavola e del territorio, coloro che fanno grande il luogo in cui vivono e che rendono possibile l’esperienza gastronomica sublimata dalla cucina attraverso processi sempre nuovi di lavorazione e trasformazione. Conoscendo le persone e il loro vissuto, permette di condividere le loro  storie, creando nuove sinergie che poi sfociano in amicizie destinate a durare nel tempo.

SOSTENIBILITÀ A IMPATTO ZERO

Un altro caposaldo della cucina di Ignis Antrum è il raggiungimento e mantenimento della sostenibilità attraverso il minor spreco possibile. Tra gli obiettivi primari c'è quello di preservare la materia più a lungo possibile, generando uno scarto minimo. E, in ogni caso, quello scarto si può riutilizzare, per allungare la "shelf life" (la vita dell'ingrediente), creando un nuovo ciclo. Tecniche antiche come l'affumicatura, la marinatura e la stagionatura sono alla base della nostra cucina. E, ancora, la preservazione della materia sott'olio o aceto, oppure la fermentazione, sono procedimenti lunghi, un lavoro di mesi che allena la pazienza e dà il giusto valore alla materia prima.